Il centenario del film di famiglia e il centenario di Jonas Mekas: MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia collaborano proponendo l’installazione-video Home Movies 100, visibile al museo dal 1 al 31 marzo 2023, idealmente collegata alla mostra Jonas Mekas. Under the Shadow of the Tree, in corso al Padiglione de l’Esprit Nouveau.
L’installazione rappresenta la prima tappa di un percorso itinerante per portare i film di famiglia in giro per la città, tra luoghi espositivi e spazi pubblici.
Una programmazione quotidiana di un film o frammento d’archivio girato in quello stesso giorno tra gli anni Venti e Ottanta del Novecento, il secolo breve del cinema in formato ridotto. Un progetto innovativo per raccontare la storia collettiva e riconnetterla all’oggi, attraverso micro situazioni tratte da film di famiglia, amatoriali e d’artista. Nella selezione dei 365 film sono inclusi i materiali d’archivio di alcuni cineasti sperimentali e artisti italiani degli anni ‘60 e ‘70, oltre a un contributo girato dallo stesso Jonas Mekas, il cantore degli home movies come forma d’arte, a cui è dedicato il progetto di Home Movies. Nel 2007, infatti, Mekas realizzò il suo
pionieristico 365 day project: per tutta la durata di quell’anno il filmmaker pubblicò in rete ogni giorno un breve video girato in quella stessa data.
Ispirato all’idea di un calendario filmato, Home Movies 100 è tuttavia concepito come un diario d’archivio, basandosi sulla ricerca e rielaborazione di immagini girate in pellicola piccolo formato. Ciascuno dei 365 frammenti di Home Movies è
sonorizzato ad hoc. La sonorizzazione del mese di marzo è a cura di Guglielmo Pagnozzi.
Questa nuova fase dell’Almanacco inaugura una modalità di diffusione di Home Movies 100 oltre il web – www.homemovies100.it – che finora ha caratterizzato il progetto. Il MAMbo è la prima tappa dell’Almanacco nei luoghi espositivi e negli spazi pubblici ma nei prossimi la diffusione dei contenuti sarà ampliata interessando altri spazi e facendo così circolare un progetto che è da una parte un unicum del riuso filmico e dall’altra rappresenta una vera e propria sfida d’archivio: raccontare un secolo in un anno, trovando esatte corrispondenze giorno dopo giorno.