Art City Bologna 2022. Scopri le installazioni di Home Movies

L’Archivio Home Movies partecipa ad ART CITY Bologna 2022 (7 – 15 maggio) con tre installazioni in differenti spazi della città.

 

Emergency break è il progetto organizzato da NOS, curato da Elisa Del Prete e Silvia Litardi in collaborazione con Home Movies, Lietuvos kultūros institutas / Lithuanian Culture Institute, Residenza per artisti Sandra Natali.

 

Si tratta di un’installazione cinematografica in 16 mm che presenta la trilogia dedicata al “soccorso” che l’artista lituano Kipras Dubauskas ha sviluppato a partire dal 2019 e di cui l’ultimo capitolo verrà realizzato a Bologna nel corso del 2022. Inediti in Italia, i due film in mostra presso la Sala Tassinari della Fondazione per l’Innovazione Urbana, 36 Chambers (3’, 2019) e Daynighting (9’, 2020), fungono da preludio al collage filmico Firestarter che viene presentato nello spazio Officina dell’Innovazione Urbana Lab (Salaborsa, Corridoio del Bramante), anticipando la nuova produzione che l’artista realizzerà in città a partire da un periodo di ricerca già avviato grazie alla collaborazione con l’Istituto Lituano di Cultura e la Residenza per artisti Sandra Natali.

 

DOVE: Fondazione Innovazione Urbana (Palazzo d’Accursio, Bologna).

 

Tutte le info su https://www.nosproduction.com/emergencybreak

 

 

 

Afterimages di Caterina Borelli è una riflessione sulla pandemia: essa ha costretto molti esercenti alla chiusura e la paura del contagio ha cambiato sia i nostri comportamenti sia le città. Le tracce dei negozi rimangono nelle vetrine vuote, dove spesso vediamo ancora i segni lasciati dagli oggetti che erano esposti.

 

 

Anche i film di famiglia sono la traccia di qualcosa che non c’è più. Sono ‘oltre memoria’, apparizioni che sollecitano una reazione emotiva. “Nel lavorare con i film dei miei genitori – dichiara l’artista Caterina Borelli – m’interessa usare questo senso d’immaterialità presente, di apparizione fugace di qualcosa che è esistito, di afterimage. Londra 1950, il video proiettato, descrive i primi mesi di vita nella città dove i miei si stabiliscono nel 1950, appena sposati. La narrazione è fatta da estratti del diario scritto a quattro mani dai miei genitori, Sergio Borelli e Giovanna Moro.”

 

 

DOVE: Via Mascarella 118-A

 

 

 

 

Concrete poetry (11.21 v.) è un0installazione di Giorgio Alberti, accompagnata da un trasto di Giulia Simi, che attraverso una proiezione in loop, girata in pellicola super8, stampata su 16mm si interroga sull’esistenza e la definizione di una realtà unica e condivisa: quando vediamo un bicchiere, dove finisce il bicchiere e dove inizia la nostra proiezione su di esso? Quanto influisce la luce su ciò che vedo del bicchiere, quanto influisce il modo in cui mi sono svegliato stamattina, e il fatto che abbia visto con i miei occhi la lavorazione del vetro, quanto influisce tutto ciò sulla visione? È possibile per due persone vedere lo stesso bicchiere nello stesso modo? Forse è più facile vedere, leggere, pensare l’idea di bicchiere, e condividere quella esperienza.

 

 

DOVE: Sala Refettorio – Ex convento di San Mattia, Via Sant’Isaia 18

Concrete poetry (11.21 v.) di Fabio Giorgi Alberti
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Evento agenda, Live cinema, Mostra