Sperimentare, educare. Il 16mm e le istituzioni italiane (1932-1954)
Ricognizione storica sul formato ridotto, in particolare il 16mm, come la chiave di volta tecnologica per spiegare il rapporto tra dinamiche produttive non-theatrical e istituzioni italiane tra gli anni ‘30 e gli anni ‘50, dal Fascismo alla Repubblica.
ore 18.00 | Incontro / Proiezione
La passione del film. Produzione e diffusione del passo ridotto nei Cineguf
a cura di Andrea Mariani (Università degli Studi di Udine)
Una panoramica dei programmi di circolazione dei film all’interno dei Cineguf: mattinate cinematografiche, mostre del film, serate retrospettive dove spesso la vastissima produzione in 16mm dei Cineguf era affiancata a grandi film del cinema internazionale e al cinema educativo diffuso dalle strutture del regime. Il formato 16mm ha avuto, per quella generazione, una funzione decisiva per la costruzione della cultura cinematografica e per la diffusione della pratica del film-making. Il programma presenta alcune rare sopravvivenze delle pratiche cinematografiche a passo ridotto del periodo dei Cine-club e dei successivi Cineguf.
Formati educati: il 16mm come sussidio didattico (1938-1954)
a cura di Diego Cavallotti (Università degli Studi di Cagliari), Simone Venturini (Università degli Studi di Udine)
Nel 1938 il ministro dell’educazione nazionale del regime fascista, Giuseppe Bottai, fondò la Cineteca Scolastica: l’obiettivo era quello di fornire alle scuole supporti didattici provvisti dell’agilità comunicativa del linguaggio cinematografico. Nel dopoguerra, lo stato repubblicano decise di mantenere de facto l’impianto produttivo e distributivo della struttura, limitandosi a una tenue riforma e a un cambio di denominazione dell’ente – dal 1954, Centro Nazionale per i Sussidi Audiovisivi. L’istituto si coordinò, a partire dalla seconda metà degli anni Quaranta, con un altro ente statale, l’ENAM (Ente Nazionale di Assistenza Magistrale), che dal 1947, si occupò della distribuzione dei film della Scolastica presso i provveditorati. Il programma presenta materiali che fanno riferimento al Triveneto e al Provveditorato agli studi di Gorizia: essi sono stati conferiti all’Università degli Studi di Udine, che li ha organizzati all’interno del Fondo ENAM.